SEIKO PROSPEX SRPB11
LA STORIA DI SEIKO
La storia di Seiko comincia nel lontano 1881, quando un giovane Kintaro Hattori apre una bottega di vendita e riparazione di orologi in centro a Tokyo. In quasi 140 anni ci sono tanti avvenimenti che hanno lasciato il segno e contribuito a rendere Seiko un colosso dell’orologeria mondiale. Nel 1892 Hattori compra una fabbrica in disuso e fonda SEIKOSHA. Il nome è estremamente interessante perchè ‘Seiko‘ in giapponese significa squisito, minuto e successo, mentre ‘Sha‘ vuol dire casa. Dopo avere prodotto orologi da parete e da taschino, nel 1913 nasce il primo segnatempo da polso giapponese: il Laurel. Nel 1924 viene presentato un orologio marchiato per la prima volta Seiko, soltanto pochi mesi dopo il grande terremoto che distrusse la fabbrica nel 1923. Il 1960 è una delle date più significative, in quanto inizia la gloriosa storia di Grand Seiko. Un piccolo team formato dai migliori tecnici Seiko si mette al lavoro per creare il migliore orologio possibile. Grand Seiko rappresenta tutt’oggi l’eccellenza in ogni aspetto: qualità costruttiva, materiali, precisione, leggibilità. Il 1965 è l’anno che segna la nascita del primo diver giapponese, resistente fino a 150 metri di profondità. Nel 1969 viene introdotto il calibro 6139, primo movimento cronografico con ‘Ruota a Colonne’ e ‘Clutch’ verticale, ma è nel corso di quest’anno che una novità sconvolgerà tutto il settore per sempre: Seiko Quartz Astron è il primo orologio al quarzo della storia, con una precisione di marcia a quel tempo impensabile. Gli anni 70 danno vita ai primi modelli con schermi LCD e gli anni 80 i modelli con funzioni computerizzate e TV. Ci avviciniamo ai giorni nostri in cui Seiko è sinonimo di affidabilità, precisione e convenienza. Continua la ricerca della perfezione espressa con l’introduzione del calibro 9S61 nel 2009, oppure l’esordio del primo segnatempo ad energia solare con Gps nel 2012. Attualmente Seiko produce più di dieci collezioni differenti, tra le quali le più importanti sono Astron, Prospex e ovviamente Grand Seiko.
L’OROLOGIO
La serie Prospex (Professional Specifications) è dedicata agli amanti dello sport e dell’avventura e a tutti coloro che necessitano di strumenti con specifiche professionali. L’esperienza di Seiko nata nel 1965 con il primo diver giapponese ha dato vita a numerosi pezzi iconici entrati nella storia dell’orologeria ribattezzati dagli appassionati con soprannomi curiosi quali Monster, Samurai, Sumo, Turtle e Tuna.
Il Turtle è uno dei diver più venduti al mondo. La versione attuale SRP77x del 2016 si ispira alla referenza 6309 nata come diver semiprofessionale nel 1976 e prodotta fino al 1988. Nel corso degli anni si sono susseguite referenze mitiche, tra cui il 6105 indossato da Martin Sheen nel film Apocalipse Now, e sono uscite alcune edizioni limitate che hanno contribuito a rendere questo pezzo così desiderabile. Le limited attualmente più ricercate sono il Turtle Zimbie, il Green Turtle e il più recente Turtle Blue Lagoon del 2017.
BLUE LAGOON
Il Prospex SRPB11 Blue Lagoon si differenzia dal SRP77x a livello cromatico. Ha una corona bi-color di un blu intenso e di un blu turchese quasi tendente al verde acqua. Il quadrante è più scuro di quello del Turtle Padi, ma è lavorato in modo tale da cambiare intensità in base alla luce. Quindi non è un di blu ben definito, ma un insieme di sfumature piacevoli che ti fanno guardare il dial ancora, ancora e ancora. In quanto edizione limitata, l’orologio è accompagnato da un bracciale in acciaio e da un cinturino rubber che a mio avviso rende l’oggetto ancora più affascinante.
CASSA TURTLE
La cassa a cuscino che ricorda il carapace di una tartaruga misura 44.3mm per 48mm. Lo spessore è di 14mm, mentre la larghezza delle anse è 22mm. È grande ma comodo da indossare e non risulta particolarmente ingombrante grazie alle proporzioni equilibrate e alle rotondità del case. L’orologio sposa perfettamente anche il mio esile polso di 17 cm. La cassa ha due lavorazioni differenti, in quanto la parte superiore è satinata mentre il fondello è lucido. Quest’ultimo è ornato al centro con l’incisione del logo che marchia i diver di casa Seiko: uno tsunami stilizzato.
La corona a vite, posizionata a ore 4, esce solo parzialmente dal profilo della cassa. Il Turtle è un diver con i fiocchi costruito secondo le specifiche ISO6245 che lo rendono uno strumento professionale. La lunetta unidirezionale a 120 click presenta una doppia zigrinatura che facilita le operazioni anche sott’acqua. Il vetro è in Hardlex, un cristallo minerale particolarmente resistente costruito da Seiko. Hardlex, a differenza di un cristallo zaffiro, resite maggiormente agli urti ma è più facile da graffiare.
SEIKO “K” SEIKO “J”. QUAL É LA DIFFERENZA?
Seiko personalizza alcuni dettagli a seconda del mercato di riferimento. Per semplificare, ciascuna referenza Seiko riporta la lettera ‘K‘ o ‘J‘. K sta ad indicare che l’orologio è destinato alla vendita nel mercato occidentale, J è per il mercato orientale.
QUADRANTE
Il quadrante rispecchia pedissequamente il design del 6309, nonchè tutto il suo fascino. La finestra day-date di questo pezzo con referenza J, ad esempio, riporta il giorno in lingua inglese ed araba. Bellissima a mio avviso è la lancetta dei secondi lollipop rovesciata. Uno degli aspetti su cui i giapponesi sono maestri è la leggibilità. Il quadrante è semplice, con grandi indicatori che facilitano la lettura dell’ora in qualsiasi condizione di luce.
LUMI BRITE
Il materiale luminescente che utilizza Seiko è il Lumi Brite, sviluppato in casa, che garantisce ottima luminosità, durata e non contiene sostanze radioattive. È sufficiente esporre per 10 minuti il dial alla luce del sole o artificiale a più di 500 lux, per ottenere una luminescenza da 3 a 5 ore al buio.
MOVIMENTO
Il Turtle è mosso dal calibro 4R36. Questo movimento di casa Seiko, che l’azienda vende sotto altro nome (NH35) a diversi brand e microbrand, è un discreto movimento a carica automatica con 24 Jewels e circa 41 ore di carica. È leggermente inferiore al 6R15 (calibro del Sumo) che sarebbe l’alternativa giapponese all’ETA 2824, ma il 4R36 tiene bene il tempo ed è praticamente indistruttibile.
BRACCIALE E CINTURINO
L’orologio ha sia il bracciale in acciaio che il cinturino in gomma. Il bracciale misura 22mm alle anse e 20mm al fermaglio. Ben costruito, si adatta bene al polso, chiusura con diver extension, oggettivamente di bell’aspetto, ma non rispecchia i miei gusti e appesantisce troppo il segnatempo. Ritengo che il Turtle sia spettacolare con il suo buon cinturino in gomma Z22 o con un cinturino nato magari in pelle.
CONSIDERAZIONI
Non importa se siate dei professionisti delle immersioni o dei professionisti del lettino in spiaggia, non potete non amare questo diver. Indicativamente prezzato sotto i 500€, è difficile trovare un’alternativa credibile per storia, finiture, qualità generale e bellezza. Ritengo sia il miglior diver in questa fascia di prezzo. Non è certo perfetto, ma il Turtle, specialmente in limited edition, è uno di quei pezzi che fa felice qualsiasi collezionista. Parola di WatchTrotter
Maggiori informazioni su SEIKO
Photo by Davide Pardini
SPECIFICHE TECNICHE
- Manual and automatic winding capabilities
- 21,600 vibrations per hour
- Power reserve: approximately 41 hours
- 24 jewels
- Day/Date calendar
- Screwdown crown and caseback
- One-way rotating elapsed timing bezel
- LumiBrite hands and markers
- Case Diameter 44.3 mm
- Water Resistance: Diver’s Watch to 200 meters (660 feet). Meets ISO standards and is suitable for scuba diving
- Caliber 4R36
- “LIMITED EDITION” engraved on caseback
- Special Packaging
- Includes additional silicone band
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